Una batteria alimentata dall’ossigeno nel sangue per pacemaker e neurostimolatori
I dispositivi impiantabili come pacemaker, defibrillatori e neruostimolatori hanno tutti una caratteristica in comune: quella di dipendere da una batteria per il loro funzionamento. Quest’ultima, purtroppo, ha un tempo di vita limitato: tipicamente la batteria di un pacemaker deve essere sostituita ogni 6-10 anni attraverso un intervento chirurgico. In futuro, però, potremmo avere a disposizione batterie bio-compatibili alimentate dall’ossigeno del sangue, che hanno, almeno in […]