E’stato battezzato “chiama.ai”, il progetto di intelligenza artificiale vocale che risponde al telefono al posto dei sempre impegnati titolari dei ristoranti, permettendo così una migliore gestione del tempo e un’ottimizzazione delle mansioni all’interno dell’attività.
Un progetto realizzato da Amo1999, società di marketing di Verona e da Colibryx, software house specializzata in soluzioni con intelligenza artificiale.
Con l’impiego di una tecnologia all’avanguardia che consente di accettare le chiamate 24 ore su 24, sette giorni su sette, lasciando sempre la linea libera, con la capacità di comprendere e rispondere correttamente anche in lingua straniera (tra cui tedesco, cinese mandarino, francese, inglese).
“Ad un mese dall’installazione le telefonate grazie all’applicazione chiama.ai sono state un migliaio, con una media quindi di 30/40 al giorno ed un picco soprattutto a metà giornata quando i clienti telefonano per prenotare un tavolo per la sera, in particolare il sabato, giorno in cui solitamente registriamo il tutto esaurito
Considerato che il ristorante può ospitare fino a 200 persone, per noi significa un risparmio di tempo di circa due ore al giorno che altrimenti avremmo dovuto impiegare per soddisfare al telefono le richieste della clientela che può peraltro prenotare in qualsiasi momento del giorno” spiega Mattia Vanoni, titolare di un ristorante di Villafranca di Verona che si è affidato a quello che è il primo progetto di intelligenza artificiale vocale in Italia. Un servizio che proprio da questi giorni è ancora più appetibile per il settore della ristorazione dal momento che è stato completato con la possibilità richiedere pizze e piatti da asporto, allargando così l’offerta anche a quella tipologia di locali che ne fanno la propria attività principale. “Siamo una delle prime aziende a livello mondiale a presentare questo tipo di progetto per cui l’interesse in fiera è stato alto, con un sbalordivo riscontro da parte dei partecipanti che hanno potuto provare in diretta le potenzialità dell’IA” – rileva Alessio Masotto, Ad di Amo1999.