Era il 4 febbraio del 2004 quando debuttò in rete la piattaforma dedicata al mondo universitario e lanciata da uno studente di Harvard, Mark Zuckerberg, con un gruppo di amici
Il 4 febbraio 2004 uno studente di Harvard, Mark Zuckerberg, insieme a un gruppo di amici, lancia una rete sociale dedicata al mondo universitario.
Si chiama The Facebook e da lì a poco si allargherà ad altre università americane per poi avere la diffusione mondiale che conosciamo. Aprendo così, in 20 anni di vita, la strada alla valanga dei social media e a una rivoluzione nella società, nel concetto di privacy, amicizia, informazione, politica, lavoro, con la nascita di nuove professioni all’insegna dei like.
A distanza di vent’anni, Facebook, nonostante scossoni e scandali – uno per tutti il caso Cambridge Analytica – e la migrazione dei più giovani che lo percepiscono come il social dei “boomer”, resta la piattaforma più longeva e più grande dal punto di vista numerico.
Secondo i dati dell’ultima trimestrale, resi noti dalla società nelle scorse ore, sulla piattaforma ogni giorno nel mondo sono attive 2.11 miliardi di persone, 3,07 miliardi ogni mese.
Nel dettaglio, Meta, la social media company che controlla Facebook, Instagram e WhatApp, chiude il IV trimestre con fatturato e utili superiori alle attese degli analisti grazie a una forte crescita dei ricavi pubblicitari e al taglio dei costi. Nel 2023 Meta ha licenziato oltre il 20% della forza lavoro, pari a fine dicembre a 67.317 addetti.
I risultati sono arrivati all’indomani della testimonianza del Ceo Mark Zuckerberg insieme ad altri top manager di colossi social al Senato sulla pericolosità delle piattaforme per i più giovani.
I ricavi si sono attestati a 40,1 miliardi di dollari in crescita del 25%, gli utili a 14 miliardi rispetto ai 4,65 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno. In crescita gli utenti Facebook, Instagram, Messenger e WhatsApp a 3,98 miliardi (+6%). Per il trimestre in corso, Meta prevede ricavi pari a 34,5-37 miliardi di dollari superiori ai 33,9 miliardi stimati dagli analisti. In crescita quest’anno a 94-99 miliardi di dollari gli investimenti in infrastrutture e nello sviluppo della realtà aumentata e virtuale
La società ha investito anche nei Reality Labs la divisione che lavora sui visori di realtà mista e, inevitabilmente come altri big, nel settore dell’Intelligenza artificiale. “Nei prossimi anni Facebook cambierà per effetto dell’introduzione di funzioni di Intelligenza artificiale generativa. Molti post saranno creati con l’aiuto dell’IA e avremo bot che saranno al nostro servizio”, spiega Vincenzo Cosenza esperto di social media, che immagina un futuro “sempre più immersivo con spazi sociali tridimensionali. Questo imporrà – conclude – nuove regole e cautele”